Non c’é nulla da fare

Sono appena rientrato da 3 giorni a Tualis, piccolo paesino di poche anime dove passiamo festività ed estati. Io in verità, da quando sono…

Non c’é nulla da fare

Sono appena rientrato da 3 giorni a Tualis, piccolo paesino di poche anime dove passiamo festività ed estati. Io in verità, da quando sono a Como, conto i giorni passati a Tualis sulle dita di una mano.

Tornarci dopo tanto tempo mi ha permesso di tornare ad apprezzare il vero valore di quel posto, ovvero il silenzio e la lontananza da quelli che in molti chiamano “vita”.

A Tualis non troverete più di un bar, un ristorante (che è anche l’unico bar appena citato), una chiesa ed una fontana. È il caso quindi di farseli bastare.
Eravamo in diverse persone in casa e c’erano due gruppi ben distinti: chi si annoiava e chi no. E la cosa ogni volta mi sorprende.
In questi giorni sono riuscito a fare un sacco di cose che procrastinavo da un pezzo: scrivere, fare foto, sistemare foto, studiare, portare avanti due progetti personali, giocare, camminare, addestrare Mirtilla, leggere riviste, partecipare ad eventi organizzati dalle proloco, ascoltare. Tutto questo proprio grazie al nulla che circonda il paese: nessun “rumore” che possa distrarmi dalle cosa che ritenevo importanti.

Proposito per il nuovo anno: trovare un modo di portare un po’ di Tualis sempre con me, per togliere tutto ciò che è superfluo e permettermi di focalizzarmi sulle cose realmente di valore.